Blaise Pascal, Pensieri (1670)

Blaise Pascal (1623-1662) matematico, fisico, filosofo e teologo, a soli sedici anni elaborò il teorema che porta il suo nome. Si dedicò alla ricerca scientifica applicando il metodo sperimentale fino al 1654 quando abbandonò la matematica e la fisica per dedicarsi alle riflessioni filosofiche e religiose, ponendo al centro dei suoi interessi l’analisi della condizione umana, in relazione ai principi della fede cristiana. Intraprese la stesura di un’Apologia del cristianesimo interrotta dalla more prematura a soli 39 anni. I frammenti delle sue riflessioni furono raccolti nei Pensées, i Pensieri, e pubblicati per la prima volta nel 1670.

I Pensieri descrivono l'uomo nella sua grandezza e nella sua miseria, sondano il senso della vita e spingono i cuori a rivolgersi a Dio. Per lo stile abbagliante dell'autore, la forza della sua riflessione e il suo ardore di persuadere, costituiscono una delle opere più affascinanti della letteratura francese. Come scriveva Chateaubriand, «i sentimenti di Pascal sono notevoli soprattutto per la profondità della loro tristezza, e per non so quale immensità: si è sospesi in mezzo a questi sentimenti come nell'infinito».

Philippe de Champaigne, Ritratto di Blaise Pascal, XVII secolo. Collezione privata.

Philippe de Champaigne, Ritratto di Blaise Pascal, XVII secolo. Collezione privata.