Sul testo
La vita e le opere di Gian Battista Marino
Adone (1623)
Marino lavorò all’Adone per gran parte della sua vita. L’opera è dedicata al re di Francia Luigi XIII e a Maria de’ Medici. L’argomento è tratto dal mito greco e il modello letterario è costituito dal capitolo X delle Metamorfosi del poeta latino Ovidio. La narrazione è centrata sulla vicenda d’amore tra il giovane e bellissimo Adone e la dea Venere. La storia non sviluppa una vera e propria trama ma descrive l’amore dei due protagonisti che si incontrano in uno splendido giardino: l’autore intreccia queste descrizioni con altre narrazioni mitiche, fino a quando il dio Marte, geloso di Adone, lo fa uccidere da un cinghiale.
Dal punto di vista del contenuto, il poema non presenta nulla di nuovo, ma l’autore si concentra sul linguaggio poetico, sul ritmo e sulla musicalità dei versi, esaltando la componente del meraviglioso (l’insieme degli effetti speciali che affascinano il lettore).