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La vita e le opere di Giuseppe Ungaretti

L’allegria (1931)

Pubblicata in prima edizione a Firenze nel 1919 con il titolo Allegria di naufragi – attraverso varie edizioni – nel 1931 verrà stampata con il titolo L’allegria e con edizione definitiva nel 1942: in questa sopravvivranno solo settantadue liriche delle centododici pubblicate tra il 1916 e il 1919, e la maggior parte di queste saranno state profondamente riviste.
Tra queste, le sue più celebri poesie scritte in trincea durante la Prima guerra mondiale e in parte già raccolte in Il porto sepolto (1916). Si ricordano, in particolare, I fiumi, Fratelli, Veglia, Soldati, San Martino del Carso.
Il motivo principale della raccolta è legato all’esperienza della trincea durante la Prima guerra mondiale, ma sono presenti anche i temi della bellezza della vita, della riscoperta delle radici, della fratellanza e della solidarietà fra gli uomini.

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Le foglie, l'autunno, gli uomini

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Giuseppe Ungaretti

Il poeta Giuseppe Ungaretti.

Giuseppe Ungaretti.

Il poeta Giuseppe Ungaretti (a destra nell’immagine) fotografato in trincea insieme a un compagno.

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Ungaretti e le trincee

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Fratelli (da L’allegria, sezione Il porto sepolto)

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Perché leggere Giuseppe Ungaretti