Sul testo
La vita di Umberto Saba
Canzoniere (prima ed. 1921)
La produzione poetica di Saba è raccolta nel Canzoniere, di cui uscirono cinque edizioni (nel 1921, nel 1945, nel 1948, nel 1951 e l’ultima, postuma, nel 1961). Ma l’opera si venne componendo attraverso le successive addizioni delle diverse sezioni, a partire dalle iniziali Poesie dell’adolescenza dei primissimi anni del secolo. Seguono, tra le più significative, le Poesie fiorentine (composte in un soggiorno a Firenze nel 1905-1906), i Versi militari (scritti nel 1907-1908, durante il servizio militare), Città e campagna (su una villeggiatura trascorsa in serenità con la famiglia sui colli presso Trieste), Trieste e una donna (sulla crisi coniugale e sulla tormentata riconciliazione), La serena disperazione del 1913-1915 (una riflessione sul proprio passato), le Poesie scritte durante la guerra, Cose leggere e vaganti e L’amorosa spina del 1920 (poesie dedicate alla figlia o ispirate dall’amore per la commessa Chiaretta), Autobiografia e I prigioni del 1924 (due raccolte che contengono ciascuna quindici sonetti, che nella seconda presentano diversi caratteri umani: Il lussurioso, Il violento, L’accidioso...), Fanciulle del 1925 (dodici ritratti di ragazze), Cuor morituro del 1925-1930, Il piccolo Berto (sull’infanzia riscoperta alla luce della psicoanalisi), Parole del 1933-1934 e Ultime cose (in cui ci si avvicina alla poetica dell’Ermetismo), Mediterranee del 1947 e infine Sei poesie della vecchiaia.