Sul testo
La vita e le opere di James Joyce
Ulisse (1922)
Apparsa nel 1922 e definita dallo scrittore un’«Odissea moderna», l’opera maggiore di Joyce racconta le vicende di tre personaggi nel corso di una giornata (16 giugno) e riprende nella sua struttura la narrazione omerica: nei primi tre episodi – la Telemachia – il protagonista è il giovane Stephen Dedalus che ricerca una figura paterna, come nel poema Telemaco andava alla ricerca del padre. La troverà in Leopold Bloom, un uomo reduce dal trauma della perdita del proprio figlio, che lo salverà da un’aggressione in un quartiere malfamato, e con lui discuterà di letteratura e amore. L’ultima parte – Nostos, che in greco significa “ritorno” – vede il rientro serale di Bloom nella propria abitazione e presso la consorte Molly, così come Ulisse riapprodava a Itaca e si ricongiungeva a Penelope. L’intreccio è animato da diverse tecniche narrative e da un lessico che alterna il triviale al drammatico e il burlesco al sublime