Sul testo
La vita e le opere di Franz Kafka
La metamorfosi (1916)
«Io ho potentemente assunto il negativo del mio tempo», scrive Franz Kafka nei Diari pubblicati postumi nel 1951: e in effetti le dimensioni dell’angoscia e dell’assurdo, dell’incubo e del grottesco, sono ricorrenti nella sua narrativa, a partire dal noto racconto La metamorfosi (del 1916).
La trama
Il protagonista, Gregor Samsa, è un giovane impiegato costretto a frequenti viaggi di lavoro; nella sua vita non c’è spazio per interessi o aspirazioni personali perché si dedica unicamente al lavoro, che deve assicurare una decorosa vita borghese alla famiglia (i genitori e la sorella, che studia pianoforte). Una mattina Gregor si risveglia trasformato in un enorme scarafaggio e non riesce a scendere dal letto: il padre reagisce con violenza (ritenendo si tratti di una messinscena per non recarsi al lavoro e segregando il protagonista nella sua stanza); la madre asseconda passivamente l’atteggiamento del marito, mentre inizialmente soltanto la sorella manifesta un sentimento di pietà e cerca di aiutare il fratello. Tuttavia, in seguito, anche lei si uniforma al disprezzo che la famiglia manifesta nei confronti di Gregor e, alla fine, la morte dell’imbarazzante scarafaggio, che costituisce un motivo di grande scandalo per la rispettabile famiglia borghese, si rivela per tutti una liberazione.
Il significato
Per indagare e rappresentare il mondo dei rapporti sociali e familiari di una normale famiglia borghese, Kafka ricorre dunque a un racconto allegorico, che al tempo stesso narra una storia (la metamorfosi di Gregor), ma rimanda ad altri significati, più profondi, che esprimono una critica alle dinamiche della vita sociale e familiare del tempo: società e famiglia costringono l’individuo a interpretare ruoli che egli non ha mai scelto per poi emarginarlo e condannarlo quando manifesta il suo disagio. Le situazioni assurde e paradossali del protagonista costituiscono lo strumento che Kafka usa come una lente d’ingrandimento per rappresentare i meccanismi della società borghese del suo tempo, riuscendo a trasportare il lettore all’interno dell’incubo del protagonista e facendogli percepire la realtà dal suo stesso punto di vista.