Marino Moretti, Poesie di tutti i giorni (1911)

Assai lunga è l’esistenza condotta da Marino Moretti (1885-1979), che esordì con le liriche di Fraternità del 1905, cui seguirono nel 1910 le Poesie scritte col lapis e l’anno successivo le Poesie di tutti i giorni. In Moretti la concretezza delle immagini realizza una sintesi di elementi pascoliani (i contenuti quotidiani e familiari) con l’ironia talora nostalgica di Gozzano; e l’attenzione ai piccoli drammi della provincia e a una psicologia malinconica lo accompagnò anche nell’attività di prolifico romanziere (in cui il capolavoro riconosciuto è La vedova Fioravanti del 1940). Infine «con Moretti il Crepuscolarismo manifesta la propria lunga vita, la propria singolare, sotterranea sopravvivenza», in quanto «negli anni Sessanta il vecchio scrittore tornò a una sorprendente produzione in versi che si riallacciava alla sua esperienza iniziale» (G. Ferroni).

Marino Moretti.

Marino Moretti.