Corrado Govoni, Poesie elettriche (1911)
Un’evoluzione dal Crepuscolarismo in direzione del Futurismo si riscontra nel ferrarese Corrado Govoni (1884-1965), specialmente nel passaggio dalla raccolta d’esordio – Le fiale del 1903 – alle Poesie elettriche del 1911 e alle Rarefazioni del 1915. Del Crepuscolarismo egli recupera l’intero bagaglio (i pomeriggi oziosi delle domeniche, i canti d’amore dei vecchi, i convalescenti, gli addii, gli oggetti inutili, i collegi, gli autunni), ma assai presto sostituisce, al descrittivismo dei crepuscolari, il diluvio di immagini simultanee proposto dai futuristi.
Sul testo
Poesia e arti figurative: il palombaro di Govoni