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La vita e le opere di Anton Čechov
Le opere teatrali. Tre sorelle (1901) e Il giardino dei ciliegi (1904)
La scena teatrale europea è dominata in questi anni dall’opera del russo Anton Čechov, già noto come eccellente narratore, che tra il 1896 e il 1904 porta in scena quattro opere destinate a lasciare un’impronta profonda nel teatro del Novecento per lo stile semplice e sobrio, capace di cogliere ed evidenziare le tragedie della vita quotidiana: Il gabbiano (1896), Zio Vania (1897), Tre sorelle (1901) e Il giardino dei ciliegi (1904).
In Tre sorelle (1901) si assiste al venir meno del grande sogno – quello di tornare a Mosca, la metropoli che si è dovuta lasciare – condiviso da Ol’ga, Maša e Irina e dal loro fratello Andrej (con disperata rassegnazione ognuno di loro va incontro a un destino di delusione e infelicità), mentre Il giardino dei ciliegi (1904) presenta i problemi economici di una donna sentimentale che sperpera la propria ricchezza: la vecchia casa e il famoso giardino andranno all’asta e questa sarà vinta dal figlio di un servitore, che con soddisfazione si sostituirà ai padroni. Nel complesso, nei personaggi di Čechov scompare ogni eroico individualismo, si smorzano nell’amarezza le passioni, trionfa l’alienazione nel quotidiano e domina un generale senso d’impotenza, nonostante la breve apparizione di sogni velleitari e conturbanti.
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Ritratto di Anton Čechov