Sul testo
La vita di Henrik Ibsen
Le opere. Casa di bambola (1879)
Ibsen esordì con drammi storici in versi, d’ispirazione romana e libertaria, come il Catilina del 1850. A Roma compose Brand (1866) e Peer Gynt (1867): il primo è una denuncia del rigorismo morale, il secondo una favola che esalta la gioia di vivere. Nel 1879 fece scalpore il suo Casa di bambola, testo che si colloca agli albori del femminismo per l’esplicita rivendicazione dell’autonomia della donna. Le opere successive insistono sul tema del condizionamento sociale e della lotta contro il conformismo, allontanandosi sempre più dal Naturalismo per le atmosfere velate di mistero e di allusioni simboliche. Si distinguono, per le prospettive di riscatto che sembrano aprire, La donna del mare, ove si intravvede un’idea non convenzionale della coppia e della famiglia, e Il piccolo Eyolf, in cui con spirito umanitario due genitori reagiscono alla perdita del figlioletto sostituendo alla disperazione la dedizione all’assistenza dei suoi coetanei.