Iginio Tarchetti, Fosca (1869)

Piemontese trasferito a Milano, Iginio Tarchetti (1839-1869) muore in giovane età. Oltre alle opere in versi, a vari racconti e a molti articoli, lascia tre importanti romanzi, pubblicati tra il 1865 e il 1869.

Il primo, Paolina, ha per protagonista una giovane operaia, oggetto dell’insana passione di un marchese dissoluto, che la fa sua con l’inganno e con la forza. È evidente il richiamo al romanzo di Manzoni: ma la tragica conclusione – la donna si ammala e muore – ne rovescia la trama provvidenziale, indicando una crisi profonda della fiducia nella società e nelle leggi dell’Italia postunitaria.

Bersaglio dell’opera successiva – Una nobile follia – è la vita militare, che Tarchetti aveva conosciuto per diretta esperienza e di cui egli denuncia lo squallore attraverso la testimonianza del protagonista.

Infine il terzo romanzo, Fosca, presenta una “donna fatale” affetta da isteria, che esercita un’irresistibile attrazione su un giovane ufficiale, trascinandolo in una passione cieca e rovinosa. Si affaccia qui la figura della donna-vampiro, che avrà notevole fortuna nella letteratura del Decadentismo.

Ritratto di Igino Ugo Tarchetti.

Ritratto di Igino Ugo Tarchetti.