E.T.A. Hoffmann

Nato a Könisberg nel 1776, Ernst Theodor Amadeus Hoffmann dopo gli studi di diritto preferì dedicarsi alla letteratura, alla musica e alla pittura. In particolare, accompagnò all’attività di funzionario (a Berlino e a Varsavia) quelle di critico musicale, caricaturista, scenografo e direttore d’orchestra. Riprese nel 1814 la professione di magistrato, affiancandola a un febbrile lavoro letterario, interrotto dalla morte a Berlino, nel 1822.

Le opere. I notturni (1818)

Nel 1815 pubblicò le Fantasie, tra cui il celebre racconto La pentola d’oro, dove s’immagina che uno studente si distragga dal grigiore quotidiano evadendo in un mondo fantastico popolato di esseri bizzarri e irreali. Del 1816 è il romanzo Gli elisir del diavolo, del 1818 I notturni – che comprendono L’uomo della sabbia –, e del 1819-1821 I fedeli di san Serapione, il cui titolo richiama il club berlinese ideato con alcuni amici, tra cui von Chamisso. All’ultimo anno di vita appartengono alcune opere importanti, dalla Principessa Brambilla – d’ambientazione italiana – alle storie patetiche e grottesche di Mastro Pulce, sino al bizzarro racconto autobiografico La concezione di vita del gatto Murr, che prende spunto dalle esperienze musicali dell’autore.

Ernst Theodor Amadeus Hoffmann, Autoritratto. Berlino, Alte Nationalgalerie.

Ernst Theodor Amadeus Hoffmann, Autoritratto. Berlino, Alte Nationalgalerie.