Sul testo
La vita di Giovanni Berchet
Lettera semiseria di Grisostomo al suo figliuolo (1816)
Nella Lettera semiseria di Grisostomo, Berchet (sotto lo pseudonimo di Grisostomo, che in greco significa “bocca d’oro”) finge di indirizzare al figlio due ballate del Bürger – Eleonora e Il cacciatore feroce – tratte da leggende popolari germaniche. Il suo discorso assume un tono ironico e scherzoso, in quanto pare consigliare il rispetto della tradizione classicista di cui mette invece in ridicolo l’inattualità. La conclusione è che occorre «spaziare generosamente e grandiosamente per la immensità del cuore umano»: in questa prospettiva i “veri classici” sono i romantici, che traggono ispirazione dal presente e si rivolgono al popolo con un intento educativo.