Sul testo
La vita e le opere di Alessandro Baricco
Castelli di rabbia (1991) e le altre opere
Alessandro Baricco ha posto attenzione alla potenzialità transmediatica della letteratura contemporanea, ovvero alla sua attitudine a contaminarsi con il cinema, il teatro e i mass media (non a caso Baricco ha iniziato come conduttore di trasmissioni televisive dedicate ai libri), facendo innanzitutto della narrazione orale un potente veicolo di emozioni, atte a produrre intrattenimento e spettacolo. Sin dai primi romanzi – Castelli di rabbia (1991) e Oceano mare (1994) – Baricco ha evidenziato il suo talento di raffinato affabulatore, confermato in seguito dalla capacità di riscrivere e riproporre con successo – sul palcoscenico – alcuni classici delle letterature antiche o moderne (da Omero, Iliade del 2004 a Furore del 2016). Non a caso, nella premessa a una tra le sue opere più note (Novecento, un monologo, da cui il regista Giuseppe Tornatore ha tratto il film La leggenda del pianista sull’oceano), l’autore ha osservato che «sta in bilico tra una vera messa in scena e un racconto da leggere ad alta voce».