Stefano Benni, Bar Sport (1976) e le altre opere
La satira di Stefano Benni, nato nel 1947, mescola elementi magici e fantastici con il gusto dell’avventura e dell’umorismo. Sin dai racconti di Bar Sport del 1976 (esilarante rappresentazione dei bar di provincia e dei loro pittoreschi avventori) e dal romanzo Terra! del 1983, viene messo in ridicolo ciò che vi è di paradossale e grottesco nella società odierna. La parodia tragicomica dei politici si alterna nei testi successivi a situazioni deformate e surreali o ad atmosfere metafisiche – specialmente in La Compagnia dei Celestini del 1992 – mentre non mancano arguti aforismi: «Passiamo metà della vita a deridere ciò in cui altri credono e l’altra metà a credere ciò che gli altri deridono», sentenzia un frequentatore del Bar sotto il mare del 1987. In Bar Sport Duemila del 1997 si evidenzia la stagnazione di un’Italia paralizzata dai propri vizi endemici: il progresso è vistoso in superficie (i banconi dei bar diventano fantascientifici), ma gli avventori rimangono gli stessi, con le loro maniacali stravaganze.