Dario Fo

Al centro della scena teatrale italiana del secondo Novecento si colloca indubbiamente la personalità e l’opera di Dario Fo (1926-2016), premiato nel 1997 dall’Accademia di Stoccolma con il Premio Nobel per la letteratura. Il suo percorso presenta alcuni tratti comuni con quello di Eduardo De Filippo: gli esordi avvengono in generi teatrali ritenuti “minori” – come la farsa, il cabaret e la rivista – e la sua attività si sviluppa in direzione di una pratica totale della drammaturgia, nelle vesti di attore, autore, regista e capocomico. Nel suo caso, tuttavia, è singolarmente notevole la capacità di sperimentazione e invenzione di nuove forme, che lo porta ad associare diverse tradizioni (nel filone della letteratura popolare) e in particolare i generi della Commedia dell’arte e del teatro politico.

Ruzante (1995)

Nel 1969 Dario Fo e Franca Rame portano in scena l’opera più riuscita e apprezzata di Fo, Mistero buffo. Lo spunto è tratto dai Vangeli apocrifi e offre una rilettura di alcuni episodi della vita di Gesù, osservati dal punto di vista ingenuo e concreto della cultura popolare, attraverso la tecnica dello straniamento. Portavoce e testimone corale della narrazione è la folla di emarginati, mendicanti, ubriachi, che si raduna intorno alle figure del Cristo e di sua madre, in una serie di episodi staccati (dalla Resurrezione di Lazzaro alle Nozze di Cana) che subiscono aggiunte o varianti nelle successive rappresentazioni. Si tratta quindi di un’opera “aperta”, particolarmente originale sotto il profilo linguistico: vi si mescolano in un inedito pastiche vari dialetti dell’area padana, sino a fare ricorso al grammelot, ovvero a un linguaggio non verbale che utilizza suoni mimetici e inarticolati (e come tale è in grado di sfuggire a qualsiasi censura). Accanto alla dissacrazione, traspare l’interesse per la dimensione comunitaria del cristianesimo delle origini, che diventa partecipazione emotiva soprattutto nella rappresentazione finale della Passione: la sofferenza della Madonna è espressa con accenti poetici che ricordano i versi medievali di Jacopone da Todi (Donna de Paradiso).

Gallery

Dario Fo e Franca Rame

Dario Fo e Franca Rame.

Franca Rame e Dario Fo in scena con Mistero buffo.

Sul testo

Il cabaret e la rivista