Sul testo
La vita di Gasparo Gozzi
Le opere. Intervista a una contadina (1761)
Sono degni di nota gli interventi di Gasparo Gozzi sul terreno della critica letteraria: in particolare la Difesa di Dante dagli attacchi contenuti nelle Lettere virgiliane del Bettinelli, che egli accusa di non avere saputo interpretare storicamente le bizzarrie del poema dantesco.
Nell’ambito della produzione in versi vanno ricordate le Poesie serie, i Sermoni (che oscillano tra il modello ariostesco e quello oraziano) e le Rime piacevoli: in quest’ultima raccolta prevale un genere di poesia giocosa, volta al divertimento del lettore, che sotto il profilo formale risente del modello di Francesco Berni, anche se le strutture metriche adottate sono assai varie.
Nell’attività di giornalista, hanno largo spazio la cronaca locale, le recensioni degli spettacoli teatrali e i brevi racconti tratti dalla vita quotidiana. Il tono è garbatamente conservatore: si difendono l’istituzione familiare e il ruolo tradizionale della donna, pur con qualche concessione in materia di educazione femminile. Sull’«Osservatore veneto» apparve il 18 luglio 1761 un dialogo tra il giornalista e una «villanella scalza e mal vestita». Egli intrattiene con lei un colloquio, in cui ben presto si evidenziano due opposte visioni della vita agreste.