Sul testo

La vita di Vincenzo Monti

La bellezza dell’universo (1783)

Monti scrisse La bellezza dell’universo a Roma nel 1781 per le nozze del nipote del papa. Il poeta si rivolge alla Bellezza – personificata, come la Sapienza – per celebrarne il trionfo nell’opera della creazione divina. «Ha fatto e fa tuttavia strepito grande per Roma un capitolo, o canto, come volete, che io recitai domenica passata nell’Accademia del Bosco Parrasio sopra la Bellezza dell’universo in occasione che l’Arcadia fece l’acclamazione dei nepoti del Papa». Con queste parole il poeta, in una lettera al fratello datata 25 agosto 1781, commentava compiaciuto il successo ottenuto dalla sua composizione, cui dovette in gran parte la successiva nomina a segretario di un nipote del pontefice.

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Vincenzo Monti

Andrea Appiani, Ritratto di Vincenzo Monti, 1809. Milano, Pinacoteca di Brera.

Vincenzo Monti, illustrazione tratta da Vita degli uomini illustri, 1842. Torino, Biblioteca Nazionale.

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La creazione del Mondo (da La bellezza dell'Universo, versi 16-129)