Sul testo
La vita di Johann Wolfgang Goethe
I dolori del giovane Werther (1774)
Il romanzo raccoglie le lettere inviate dal protagonista all’amico Guglielmo e all’amante. Trae molti spunti dall’esperienza biografica vissuta dall’autore in quegli anni (la sfortunata relazione con Charlotte Buff, ormai prossima al matrimonio, e il suicidio dell’amico Jerusalem, dovuto a una delusione amorosa e alla frustrazione sperimentata sul lavoro). Ebbe vasto successo e inaugurò una sorta di moda, il wertherismo, consistente in atteggiamenti di esasperata e autodistruttiva passionalità; Napoleone stesso ne discusse con l’autore a Erfurt nel 1808, affermando di averlo letto sette volte. Ne apparvero anche numerose parodie, tra cui un Appello del giovane Werther dall’eternità agli uomini che ancora vivono sulla Terra, in cui il protagonista esprimeva dall’aldilà il pentimento per l’insano gesto compiuto.
La trama è semplice. Lettore appassionato di Omero (e poi di Ossian), Werther arriva in una piccola città e fa conoscenza con Carlotta: ma apprende troppo tardi, quando ormai s’è innamorato, che è fidanzata e promessa sposa ad Alberto, uomo onesto e pacato, ma arido e freddo. I due diventano amici e Alberto, pur dubitando dei sentimenti di Werther, gli permette di continuare a frequentare Carlotta, che con il passare del tempo sembra trascinata dalla passione di Werther e arriva, un giorno, a lasciarsi baciare. Infine – incapace di resistere alla forza del sentimento e disperando di poter avere Carlotta per sé, e in generale disgustato dalla società aristocratica e dal conformismo borghese – dopo una straziante scena di addio Werther dice di partire per un viaggio, ma si uccide con le pistole di Alberto che l’amata, su sua richiesta, gli ha consegnato. In tutto il romanzo, dalle scene idilliche iniziali all’uragano conclusivo, la natura è presente con una continua corrispondenza tra paesaggio e stati d’animo.