Sul testo
La vita di Voltaire
Candido (1758)
Il giovane Candido, che vive in un castello in Vestfalia, ne viene cacciato. Arruolato a forza, assiste a un’orribile battaglia, diserta e passa in Olanda. Ritrova il suo precettore Pangloss (seguace del provvidenzialismo ottimista di Leibniz) e giunge a Lisbona dopo il terremoto; Pangloss è condannato dall’Inquisizione e Candido si salva per l’intervento dell’amata Cunegonda, ma deve fuggire in America. Là perviene al meraviglioso paese di Eldorado – situato nel mondo dell’utopia – dove si vive in modo saggio e concorde. Infine riattraversa l’oceano e giunge a Costantinopoli: ritrovati Pangloss, Cunegonda e altri amici, si ritira con loro in una fattoria per «coltivare il proprio orto», ovvero per dedicarsi al lavoro che «tiene lontani tre grandi mali: l’ozio, la miseria e la noia».