Sul testo

La vita di Voltaire

Candido (1758)

Il giovane Candido, che vive in un castello in Vestfalia, ne viene cacciato. Arruolato a forza, assiste a un’orribile battaglia, diserta e passa in Olanda. Ritrova il suo precettore Pangloss (seguace del provvidenzialismo ottimista di Leibniz) e giunge a Lisbona dopo il terremoto; Pangloss è condannato dall’Inquisizione e Candido si salva per l’intervento dell’amata Cunegonda, ma deve fuggire in America. Là perviene al meraviglioso paese di Eldorado – situato nel mondo dell’utopia – dove si vive in modo saggio e concorde. Infine riattraversa l’oceano e giunge a Costantinopoli: ritrovati Pangloss, Cunegonda e altri amici, si ritira con loro in una fattoria per «coltivare il proprio orto», ovvero per dedicarsi al lavoro che «tiene lontani tre grandi mali: l’ozio, la miseria e la noia».

Gallery

Voltaire e Candido

Maurice Quentin de La Tour, Ritratto di Voltaire, 1737 circa. Saint-Quentin, Musée Antoine-Lécuyer

Nicolas de Largillière, Voltaire , 1724-1725. Versailles , Château de Versailles.

Frontespizio del Candide (Candido), in un’edizione in lingua inglese del 1762.

Illustrazione dal Candide di Voltaire.