Sul testo
La vita e le opere di Francesco Algarotti
Viaggi di Russia (1739)
Assai numerose sono le relazioni e le pubblicazioni lasciate dai viaggiatori italiani nel corso del diciottesimo secolo. Il precursore del reportage giornalistico può essere individuato nel poligrafo veneziano Francesco Algarotti, nei cui Viaggi di Russia (1739) le puntuali notazioni paesaggistiche si mescolano, in una prosa colorita, con le informazioni sul quadro politico e culturale.
La prima edizione dei Viaggi di Russia raccoglieva otto lettere indirizzate all’amico e protettore Lord Hervey; nella seconda, apparsa nel 1751 con il titolo di Lettere sulla Russia, se ne aggiunsero altre quattro, inviate a Scipione Maffei. Algarotti presenta le diverse tappe del suo percorso, compiuto in nave partendo dall’Inghilterra; l’unica località russa visitata è Pietroburgo. In quegli anni era vivissimo, in Europa, l’interesse per la cosiddetta Moscovia, e per questa città in particolare, da poco edificata per iniziativa di Pietro il Grande ed emblema dell’apertura dell’impero zarista all’occidente. Algarotti ne evidenzia le mode francesizzanti, l’organizzazione e le diverse condizioni sociali, e ne descrive accuratamente gli oggetti (orologi, stoffe, profumi). La prosa, limpida e discorsiva, è talora infarcita di citazioni dai poeti latini; frequente è anche il raffronto tra la grandezza dei Russi e quella degli antichi Romani.