Sul testo
L'isola che non c'è
Thomas More
Thomas More nacque a Londra nel 1478, dove morì nel 1535 giustiziato per non aver voluto aderire all’Atto di supremazia con cui la Chiesa anglicana si distaccava da Roma. Prima di cadere in disgrazia, era stato cancellerie di Enrico VIII.
La sua opera più famosa è Utopia (1516) nella quale si parla di un’isola immaginaria dove è realizzata una società perfetta, libera tollerante e pacifica, nella quale le ingiustizie sociali non hanno modo di svilupparsi. Intitolando la sua opera Utopia, che significa “luogo che non esiste”, dal greco ou (“non”) e tòpos (“luogo “), More ci ha fornito un termine per designare un modello di assetto politico che non mira a formulare una proposta politica di immediata fattibilità, ma attraverso l’artificio di una costruzione immaginaria e ideale, intende additare una meta, alla luce della quale la critica degli ordinamenti esistenti diviene più radicale. E in più, è in grado di additare la formulazione di alternative possibili.